BERGAMO
Salto nel vuoto. Arte al di là della materia

Vuoto - Sala 1

La prima sezione della mostra è dedicata alla riflessione sul vuoto, un tema lungamente dibattuto nella storia dell’uomo, inizialmente come questione essenzialmente filosofica e successivamente soprattutto come argomento scientifico.
Nonostante le intuizioni dei filosofi atomisti, che, alla fine del VII secolo a.C., aprirono il campo alla possibilità dell’esistenza di una qualche specie di vuoto nell’area di interazione degli atomi, a dominare per duemila anni furono le visioni di Talete e di Aristotele, secondo il quale, dal momento in cui esistono le cose, il vuoto non può esistere (“la natura rifugge il vuoto”). Archiviata ontologicamente, la questione del vuoto tornò a essere un argomento concreto soltanto con Galileo Galilei, tra il XVI e il XVII secolo, quando si cominciò a pensare che una certa forma di vuoto potesse essere creata rimuovendo tutta l’aria all’interno di un ambiente.
La successiva storia del vuoto si lega a doppio filo con la fisica moderna e con l’evoluzione degli studi sull’atomo e sull’universo. Sono le ricerche e le teorie che ancora muovono le nostre riflessioni attorno all’origine della materia, le domande che continuano ad alimentare il fuoco della scienza e dell’arte. Che cosa c’è dentro l’atomo? Tra un elettrone e l’altro? Cos’è un campo elettromagnetico? Può essere, a suo modo, considerato una forma di “vuoto”?
Nelle prime due sale della mostra è presentata una serie di lavori di autori e autrici che, soprattutto in pittura, in tempi diversi, hanno operato attraverso i principi della riduzione estrema e dell’impercettibile, raccontando il vuoto come una dimensione immaginativa, ideale o concettuale.
Il percorso si apre con alcune opere che, dagli anni Cinquanta, si sono confrontate con la dimensione del bianco o del minimamente percettibile, per forzare i limiti dell’astrazione fino ai confini dell’immateriale, e si sviluppa poi attraverso le ricerche sulla percezione visiva nell’ambito dell’Arte Programmata e del Minimalismo.