Enrico Castellani (Castelmassa, 1930 – Celleno, 2017) pone al centro della propria indagine le infinite possibilità di interazione tra luce e superficie. In seguito alla rivoluzione spazialista di Lucio Fontana, che ha tolto materia alla pittura aggiungendole spazio e vuoto, Castellani costruisce le proprie estroflessioni bianche: rilievi e avvallamenti della tele che permettono alla superficie di interagire con la luce in maniera sempre diversa. L’assenza di colore libera il quadro dalla dimensione di contenitore trasformandolo in uno spazio totale, dove le dimensioni del tutto e del niente coincidono.
Enrico Castellani