BERGAMO

Salto nel vuoto. Arte al di là della materia

Salto nel vuoto è una mostra che indaga il tema della smaterializzazione, intesa come la possibilità di sperimentare una qualche forma, non mistica, di distacco dal mondo concreto. Non trattandosi di uno stato della realtà fisica, bensì di una tendenza – di una tensione verso l’immateriale – il percorso che si è venuto a creare lega, inevitabilmente, la riflessione scientifica sul “vuoto” con il tema filosofico del “reale” approcciato attraverso gli studi sulla digitalizzazione.

La svolta digitale ha reso l’esperienza della smaterializzazione una condizione diffusa e quotidiana della nostra esistenza. Tutto ciò non poteva non trasformarsi anche in una dimensione creativa. Una tensione esistenziale con cui filosofi, scrittori e artisti continuano a confrontarsi.

Il filosofo coreano Byung-Chul Han, in uno dei suoi ultimi saggi – Le non cose. Come abbiamo smesso di vivere il reale (2022) - parla di un mondo “svuotato”. Dalla sua prospettiva, l’informatizzazione produce “non-cose” che derealizzano il mondo. Al dominio delle informazioni, prive di qualsiasi vitalità, Byung-Chul Han oppone la dimensione “cosale” dell’arte.

Le opere d’arte sono “cose” poiché dispongono di una dimensione sensuale e corporea che si sottrae al senso, al significato in senso stretto, che è proprio dell’informazione.

Sul versante opposto – nel suo saggio del 2016, In The Flow – il saggista Boris Groys ha sottolineato come la svolta digitale stia conducendo l’arte nella direzione di un “realismo diretto”, simile a quello ricercato dagli autori e dalle autrici delle avanguardie storiche, che avevano messo in discussione l’idea dell’opera d’arte come oggetto da contemplare. Un nuovo realismo che non crea oggetti, ma pratiche non destinate a sopravvivere. Una tensione – un flusso – che si fa interprete concreta del continuo fluire della vita e del tempo.

Come ha sottolineato il filosofo Luciano Floridi, che siano pratiche o oggetti, nel nostro tempo digitalizzato, le opere d’arte esistono sempre come nodi in una rete di relazioni, emittenti o trasmettitori di informazioni, convivendo con il proprio doppio “informazionale”, con la propria “ombra digitale”, che contribuisce attivamente al loro valore e alla loro esistenza.

All’interno di questa tensione – tra matericità e smaterializzazione, tra reale e iperreale, tra cosa e non- cosa – si muove l’arte del nostro tempo, affascinata dalle potenzialità del digitale, ma non senza dubbi, interrogativi e perplessità rispetto alla direzione imboccata dal genere umano.

Il titolo della mostra è lo stesso di una celebre performance di Yves Klein, che nel 1960 realizzò una serie di scatti che lo ritraggono mentre, a braccia aperte, si getta in strada dal cornicione di una villetta a Fontenay-aux-Roses, pochi chilometri a sud di Parigi. Due anni prima, presso la Galleria Iris Clert, Klein aveva dato vita a uno dei suoi progetti più radicali; una mostra - nota come “Le Vide” (Il Vuoto) – in cui il visitatore si trovava immerso in un ambiente interamente bianco, all’interno del quale tutti gli oggetti erano stati rimossi.

Il percorso presenta i lavori di alcuni grandi protagonisti e protagoniste della storia dell’arte del XX secolo e pionieri dell’arte digitale insieme ad autrici e autori delle generazioni più recenti. Nello specifico, Salto nel vuoto rivolge lo sguardo a quegli artisti e artiste che, in tempi diversi, hanno indagato la dimensione del vuoto negandola nella sostanza o identificandola quale mera dimensione ideale, o il cui lavoro si è rivelato in grado di riflettere i cambiamenti epocali nella percezione della dimensione materiale, introdotti dall’emergere dei paradigmi del software e dell’informatizzazione, così come dalla rivoluzione digitale e dalla sua sistematizzazione.

La mostra - ultimo di una trilogia dedicata al tema della materia - si articola in tre sezioni tematiche – Vuoto, Flusso e Simulazione – che inquadrano altrettante modalità di messa a fuoco, rappresentazione ed espressione dei principi della smaterializzazione.

Vuoto

Sala 1

Sala 2

Simulazione

Sala 8

Sala 9

Sala 10