La pratica di Rachel Rossin (West Palm Beach, USA, 1987) impiega media tradizionali e nuove tecnologie per indagare la relazione tra realtà fisica e digitale. I due dipinti sono stati generati da un sistema di intelligenza artificiale (GAN) addestrato a comporre immagini a partire da un set di dati costituito da fotografie della quotidianità e dell’infanzia dell’artista. Quanto elaborato viene poi trasposto da Rossin sulla tela con aerografo e pennello, restituendo all’immagine quella materialità che nel processo di elaborazione informatica era andata perduta. La medesima giustapposizione tra analogico e digitale, tra materiale e immateriale, caratterizza I Came And Went As A Ghost Hand, opera nella quale gli spettatori sperimentano, attraverso la realtà virtuale, spazi personali dell’artista creati a partire da immagini manipolate digitalmente.
Rachel Rossin